Si annida nel mezzo del nulla un accumulo di tetti colorati e ciminiere; le colline e la verde prateria lasciano spazio a un groviglio di strade sterrate, staccionate di legno, tetti di lamiera e colonne di fumo. Man mano che ci si avvicina al centro l’aspetto da città oriental-sovietica dominata dalle insegne a led prende il sopravvento lungo Peace Avenue, solo l’ampia piazza sembra respirare sotto lo sguardo protettore di Gengis e della sua prole a cavallo.
























