Sorvoliamo il centro-europa direzione Francoforte e poi Mosca. Idea elaborata su skype lungo la dorsale Milano-Kampala, poco tempo, pochissime nozioni. Transiberiana. No anzi, meglio transmongolica, intanto che ci siamo. Mosca, Ulan Bator, Pechino. Ottimizzare i tempi in stile circense, raccogliere con moto rocambolesco tutto l’indispensabile.
R
Una leica d-lux 4 usata acquistata d’impulso l’altro-ieri da un pettinatissimo rivenditore di via Dante, un quaderno di viaggio nero ancora vuoto, un’insoddisfacente lonely planet che spero ancora di sostituire con qualcosa di meglio. Un rasoio perchè non ho fatto in tempo a depilarmi prima di partire, due adattatori universali e svariati adattatori cinesi che ricompro ad ogni viaggio. Un rosario buddista e un rosario islamico, due fiori per capelli. Occhiali da sole pagati 5 pound al mercatino di Portobello, così graffiati che danno a tutto un che di opaco giallo e vintage. 4 kg di pagine scritte da Pasternak, Salamov, Carrère più un fuoritema, Middlesex. Tutto questo in direi una decina dei 45 litri di capienza dello zaino, la cui rimanenza è un insieme non ben definito di vestiti, biancheria, costumi, asciugamani e scarpe compattati uno sull’altro con la sola regola del ce ne faccio stare il piu possibile.
L
10 magliette di threadless, 6 mutande del mercato di via Fauché, 6 paia di calze corte “a fantasmino” bianche, un paio di pantaloncini militari bucati e senza bottone ma con cintura dell’Unione Velica Maccagno, un paio di jeans twisted a zampa, una felpa sporca di sangue, un maglione antivento con zip appartenente a un morto, un maglione simil nightmare a righe arancioni e bordeaux, una giacca leggera rossa come l’ottobre. Un MacBook bianco con scocca color bloody mary (la butterò dopo il viaggio), una Nikon D40 tenuta insieme dallo scotch, un iPod senza cuffie. 8 bustine di tachipirina 1000, due blister di tachipirina 500, 1 confezione di tachidol. Per la tachicaf non ho avuto tempo. Una torcia con coltellino incorporato ricevuta in omaggio con la stipula di una rc auto. Un paio di scarpe, uno di ciabatte da giardino e uno di sandali. Dostoevskij, Gogol, Mo Yan, John Williams. Una penna. Un accappatoio, una finta palla da rugby in pelle contenente oggetti da toeletta. Un rotolo di carta igienica.




















eugenides e mo yan vi faranno buona compagnia, con il loro abbondare di fantastiche creature
buone rotolate
f